Il formato ci racconta di un albo dal respiro ampio e lento, dove le illustrazioni ad acquerello di Leticia Ruifernández riempiono lo sguardo, la pagina, la stanza intera. Una storia semplice, all'apparenza, che parla di dolori grandi, di consolazioni, di desideri, di immaginazione.
Siamo al limite tra storia verosimile (non fiction) e fiaba con elementi naturali pensanti: c'è una madre che ha perso il marito e una bambina che trova consolazione al suo dolore nell'immersione in mare, un mare caldo e avvolgente; l'acqua è infatti l'elemento simbiotico per eccellenza, che accoglie e nutre, sorregge e trattiene, consola e lava via le lacrime.
Poi c'è una pozza d'acqua nel mezzo del deserto sulle cui rive è sorto un villaggio. La pozza d'acqua in mezzo al deserto è un miracolo, è fonte di vita per uomini e animali. E questa pozza d'acqua vorrebbe essere un mare, vorrebbe estendere le sue acque a ricoprire quel rovente deserto di morte. E c'è una palma che svetta altissima sulla pozza e che dall'alto della sua sapienza consiglia e controlla, dice parole saggie e ascolta desideri e malinconie.
E c'è l'incontro tra la bambina e la pozza.
E la bambina porta in dono alla pozza elementi marini imprescindibili e gioiosi. Porta in dono la felicità: la fa diventare mare, la fa diventare fonte di consolazione.

Le bellissime e luminose illustrazioni accolgono questa delicata storia, che già dalle prime righe ci accoglie con parole antiche e con l'uso dei tempi verbali come l'imperfetto e il passato remoto. Nelle illustrazioni il richiamo a Susy Lee (L'onda) è evidente: un omaggio che la Ruifernández trasforma in bellezza. Ma qui la bambina è nel suo mondo, non entra in diretta relazione con la pozza, con l'elemento pozza come era ne L'onda. L'acqua è acqua: è acqua marina ed è acqua dolce.
L'elemento fiabesco si perde invece nelle illustrazioni, che seguono attentamente e precisamente l'iconografia degli elementi naturali: sono rappresentati animali, piante e consuetudini di chi vive nei pressi del deserto.

Ebbene, ogni volta che facciamo leggere e guardare un albo, aiutiamo i bambini a entrare in un mondo immaginifico che lo aiuterà a diventare empatico, a vedere il mondo con occhi diversi, aperti, capaci di ri-specchiarsi.
Un albo come questo, così potente e vivifico, non potrà dunque che espandere l'empatia dei nostri figli!
Silvia Paradisi, Leticia Ruifernández, Il mare nel deserto, Orecchio Acerbo 2015.
(lo trovate nelle nostre librerie!)
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